Borghi d’Italia – PASSEGGIATA IN CENTRO STORICO A PISCIOTTA

di Chiara Carmela Tomei

“Pisciotta si svolge in tre fasce su una parete: la più alta è il vecchio paese, di case gravi e brune e a grandi arcate; in mezzo, sono ulivi sparsi come pecore a frotte; la terza, a livello dell’acqua, la formano case nuove e leggere, i cui muri sembrano torniti dall’aria in peristili” (Giuseppe Ungheretti)

Partendo dalla piazza Pinto sarà possibile tuffarsi in un avvincente storia medievale che, passando per il palazzo marchesale che ha visto i natali del famoso vescovo Luigi Pappacoda, promotore del Barocco leccese nella seconda metà del ‘600, proseguirà con la visita delle due Cappelle gentilizie fino alla Maestosa Chiesa madre del XVI secolo, un gioiello d’arte nella quale si potranno ammirare opere del Settecento napoletano. Accompagnati dalle storie che hanno caratterizzato i moti del Cilento del 1840 vi troverete immersi nell’affascinante storia mista a leggenda di questo piccolo borgo cilentano.

Iniziamo dal palazzo marchesale è uno deimonumenti più importanti di Pisciotta, è infatti il palazzo dove risedeva la famiglia nobile dei Pappacoda. Pisciotta infatti ai tempi del 1600 era uno dei paesi più popolati di tutto il sud del salernitano. Il palazzo presenta due facciate diverse: una di origine medievale che si presenta comeuna fortezza e l’altra invece, quella cheaffaccia sul mare, si presenta come unatipica facciata neoclassicista, con il bianco dell’intonaco e i timpani a semicerchio e triangolo sopra le finestre.


Chiesa Madre intitolata ai Santi apostoli Pietro e Paolo

Si tratta della chiesa più grande del paese e quella più importante. Una delle particolarità è che se siguarda con attenzione si possono notare diversi altari oltre a quello principale e questo perché tutte le famiglie nobili del posto nepossedevano uno.
Sono presenti vari affreschi sulsoffitto tra cui uno cherappresenta il miracolo di Cristoche calma le acque.

La cappella di San Michele Arcangelo che si trova nel centro storico, è una piccola cappella. La sua costruzione è stata commissionata dalla famiglia Pinto nel 1600. Come ringraziamento al signore del ritorno a casa di Michelefiglio dei Pinto dopo essere stato prigioniero dei Turchi.

Qual è la storia diPisciotta?

Il nome “Pisciotta” deriva dal greco “Pixous” significa bosso cioè un piccolo arbusto sempre verde che è simbolo di forza e coraggio.
Si pensa che la popolazione di Pisciotta sia discendente dagli abitanti di Bussento, perché nel 915 a.C. il paese di Bussento è stato attaccato dai saraceni, perciò la popolazione trovò rifugio qui su questa collina per proteggersi dai nemici ma allo stesso tempo essere vicini al mare.

Pisciotta è stata abitata da molte famiglie nobili, tra cuila famiglia dei Pappacoda.
Luigi Pappacoda è statovescovo di Capaccio nel 1635.
Portò la sede vescovile qui a Pisciotta, proprio perché nonvoleva lasciare il paese.
Tuttavia nel 1639 funominato arcivescovo di Leccee perciò dovette lasciarePisciotta.
Dove non è più riuscito atornare perché morì nel 1670 aLecce.

AUTORE: Chiara Carmela Tomei